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TERRA DI VINO : "LA TOSCANA"

TERRA DI VINO : "LA TOSCANA"

Il nostro viaggio prosegue in Toscana tra castelli e casali antichi immersi tra i pregiati vitigni avvolti dalla nebbia mattutina, ove si scorgono le punte dei cipressi che delimitano i lunghi viali.

La Toscana è considerata una delle regioni più conosciute in tutto il mondo non solo per l’enorme patrimonio artistico culturale, ma anche per i vini e le storie di vino che rimandano ad una nobiltà senza tempo.

Considerata il fiore all’occhiello dell’enologia Italiana, nota in tutto il mondo per i suoi celebri vini rossi: Chianti, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano oltre vitigni internazionali più rinomati come Cabernet Sauvignon, Merlot e Pinot Nero.

Negli anni i Super Tuscan della zona di Bolgheri oltre al Vin Santo, quest’ultimo considerato uno dei prodotti più interessanti del mondo del vino sia per le caratteristiche organolettiche che per il processo di vinificazione adoperato, hanno segnato dirompentemente la storia dell’enologia italiana non solo della Toscana

Una storia di vini le cui origini si ricongiungono alla popolazione Etrusca anche se la storia cita i vini toscani anche nell’epoca medioevale.

La Toscana vanta una superficie vitata di circa 60.000 ettari, prevalentemente posizionati in zona collinare e con sistemi di allevamento tra cui rindondano il guyot, l’archetto toscano e il cordone speronato, il guyot multiplo, il capovolto e il cordone orizzontale.

La predominanza è dei vini a bacca nera Sangiovese(e le sue varianti), il Canaiolo nero, il Ciliegiolo e molto altro. L’uva bianca più diffusa in Toscana è il Trebbiano ma anche la Malvasia Bianca Lunga, la Vernaccia di San Gimignano, l’Ansonica e lo Chardonnay.

L’ingresso dei Super Tuscan ha introdotto gli internazionali come Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero e Syrah.

Storie di vino che hanno segnato l’enologia Italiana a partire dal 1282 con la costituzione della fondazione della corporazione dell’Arte dei Vinattieri. A seguire il 1300 con la costituzione della “Lega del Chianti”, sotto la giurisdizione di Firenze, fu creato come emblema il celebre “Gallo nero”, ancora oggi simbolo del Chianti Classico. Con specifico riferimento al Chianti sino al 1700 era prevalentemente prodotto con Canaiolo Nero al quale si aggiungeva una piccola quantità di Sangiovese, Mammolo e Marzemino, ma nel 1872 il Barone Bettino Ricasoli ideò la sua ricetta   impiegando l’uva sangiovese per dare al chianti corpo e profumo, Trebbiano Toscana e l’aggiunta del canaiolo nero consentiva una maggiore morbidezza e bilanciata acidità;  la Malvasia era consigliata solo per i vini da consumare giovani.

Verso gli anni 1960 si segna l’era dei Super Tuscan con il Marchese Incisa della Rocchetta intento a creare vini con corpo, prodotti da uve internazionali e maturate in barrique, ma non trovando alcuna denominazione protetta vennero classificati come vini da tavola

Il Brunello di Montalcino tra i più rinomati vini toscani, che deve il suo riconoscimento all’ideatore Ferruccio Biondi Santi, il cui nome Brunello a Montalcino è utilizzata per indicare l’uva sangiovese grosso.

Ad oggi riconosciuto come DOCG, viene prodotto con Sangiovese grosso in purezza e può essere immesso al consumo solo dopo 5 anni dalla vendemmia (6 per la riserva), con un periodo minimo di maturazione in botte di due anni.

La nostra Bordeaux Italiana del Vino vanta 11 DOCG, 40 DOC e 6 IGT

Tra Chianti DOCG, Chianti Classico DOCG, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino DOCG, Vin Santo del Chianti DOC, Costa dell’Argentario DOC, Carmignano DOCG, Vernaccia di San Gimignano DOCG Val di Chiana DOCe il Vino Nobile di Montepulciano DOCG Vin Santo del Chianti DOC, Vin Santo Bolgheri DOC e Bolgheri Sassicaia DOC e la recente Suvereto DOCG, la Toscana contribuisce indiscutibilmente alla notorietà del Vitivinicolo Italiano in tutto il mondo.


 


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