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Tenuta Bossi… il Marchese del VINO

Tenuta Bossi… il Marchese del VINO

 

Il viaggio di My Italian Wine World prosegue in Toscana e più precisamente a Pontassieve in provincia di Firenze, tra la natura incontaminata che domina la vallata e tra le sontuose colline a Nord-Est di Firenze, nel cuore del Chianti Rufina, ad un altitudine compresa tra i 200-400 mt sul livello del mare, si scorge la Tenuta Bossi che da 25 generazioni racconta di vino e di una lunga e nobile tradizione dei Marchesi Gondi

La Famiglia Gondi racconta di vino sin dal 1592 ed i 315 ettari, di cui solo 19ht vitati e 32ht destinati ad accogliere oliveti, sono espressione di lunga ed indomita passione.

La tenacia e dedizione del Marchese Bernardo Gondi  e la sorella Donatella coadiuvati dai figli di Bernardo, Gerardo e Lapo hanno asserito l’eccellenza dei loro vini e della Toscana in tutto il mondo. Con indomita maestria e dedizione fanno conoscere incessantemente al panorama mondiale la loro lunga esperienza vitivinicola 

Tenuta Bossi è ampiamente rinomata per la produzione del Chianti Rufina, le cui testimonianze storiche riportano al XV sec. Nel XVIII la famiglia de’ Medici contrassegnò questa zona per l’importanza della produzione di grandi vini; di fatti nel 1716 venne inserita nel Bando dei Vini  di Cosimo III de’ Medici.

La vicinanza alle montagna ed ai fiumi Arno e Sieve, consente ai vigneti una grande ventilazione e numerose escursioni termiche, requisiti indispensabili per ottenere vini dai singolari sentori primordiali.

Il terreno misto tra argille, galestri e sedimenti calcarei, accoglie 19ht di vignato ove affondano le radici il Sangiovese, il Colorino di un clone autoctono riprodotto qui da oltre 100 anni, Merlot, Cabernet Sauvignon, Trebbiano Toscano, Chardonnay e Sauvignon bianco. Queste uve, coltivate nel rispetto dell’ambiente e raccolte a mano con particolare cura, vengono vinificate nelle monumentali cantine situata nel sottosuolo della Villa.

Le caratteristiche del suolo e le temperature miti consentono di ottenere vini strutturati, con gran corpo e dirompenti al palato.

Nella Tenuta Bossi si producono circa 800/900 hl di vino fra Chianti Rufina DOCG, Super Tuscan IGT, Bianco dei Colli dell’Etruria Centrale DOC, Rosato dei Colli della Toscana Centrale IGT, Vin Santo del Chianti Rufina DOC ed infine parte delle vinacce vengono adoperate per la produzione della Grappa

Nei 32 ettari di oliveto sono presenti varie cultivar tradizionali della zona, di cui vi è predominanza di Frantoio e restante Moraiolo, Pendolino e Leccino; le medesime sono destinate per la produzione di due tipologie di olio extra vergine di oliva di grande pregio, fra cui il Laudemio.

L’eccellenza vitivinicola è dislocata in cinque Vigneti di cui tre catturano la nostra attenzione, ovvero Fiammae, Poggio Diamante e Pietra Viva

Il “Vigneto Fiammae” si trova alla destra del complesso principale dei vigneti della Marchesi Gondi in zona Sottomonte, con un'esposizione a sud–sudovest. Reimpiantato nel 1998 con solo Sangiovese, con 4000 ceppi per ettaro, a cordone speronato. Questo vigneto ha un ossatura del terreno a base di galestro, sedimenti calcarei ed argille come tutto il territorio del Chianti Rufina.

Si differenzia notevolmente dagli altri sangiovesi aziendali non tanto per il clone utilizzato che è sempre spargolo ma perché, essendo il terreno più scosceso e drenato, consente di avere un sangiovese con un carattere virile ed al tempo stesso femminile.

Il nome affonda le radici nel logo del Banco Gondi che è una punta di diamante con le fiamme, simbolo di trasparenza, forza, solidità e passione. Il Sangiovese in questo vigneto raggiunge delle note floreali di violetta con anche note fruttate di ciliegie, fragole e lamponi.

Il “Vigneto Poggio Diamante” si trova al centro, nel cuore del complesso principale dei vigneti della Marchesi Gondi in zona Sottomonte, con un'esposizione a sud–sudovest. Fu reimpiantato nel 2000 con solo Sangiovese, con 4000 ceppi per ettaro, a cordone speronato. Il nome deriva dalla sua forma perchè assomiglia ad una punta di diamante e le diverse sfaccettature consentono al sangiovese di raggiungere la massima eleganza.

Questo vigneto impiantato per la prima volta a metà dell’800 dalla trisnonna degli attuali proprietari, si è contraddistinto nei secoli per l’eccellenza e l’eleganza del sangiovese. Questa loro antenata, Marie Carmes de Labrugiére, francese, rimasta vedova, arrivò da Chateneuf du Pape portando il ‘know how’ francese nella Tenuta Bossi. Iniziò così la produzione di un vino Chianti in stile borgogna che prese una serie di premi durante l’Expo di Parigi nel 1889, l’anno in cui fu costruita la Tour Eiffel.

Il Sangiovese in questo vigneto raggiunge delle note floreali di rosa rossa, violetta con anche note fruttate di ciliegie e spezie. Vino unico e di una longevità eccezionale. Infatti l’ossatura del vigneto è a base di galestro, sedimenti calcarei ed argille. Ciò fa avere grandi tannini e freschezza che permette al vino di raggiungere una longevità anche Il vigneto Pietra Viva che ospita il vitigno del Cabernet Sauvignon si trova nel complesso principale dei vigneti della Marchesi Gondi in zona Sottomonte, con un'esposizione a sud–sudovest.

Una parte reinnestato nel 1985 con 3000 ceppi ad ettaro, con allevamento capovolto e parte piantato nel 2003 con 4000 ceppi per ettaro, a cordone speronato. Ha la peculiarità del terroir del Chianti Rufina, un suolo ricco di minerali, galestro, sedimenti calcarei e argille. In questa parcella lo scheletro del terreno è praticamente a base di galestro e per questo motivo viene chiamato “Pietra Viva”. Qua le rocce di galestro, con i colori bianchi e grigi, sembra che nascano e crescano giorno dopo giorno. Per queste caratteristiche il Cabernet Sauvignon ha acquisito un gusto più territoriale, lasciando un po’ di note vegetali per acquisire una struttura più austera e graffiante.

Le caratteristiche sopra richiamate consentono un notevole esordio di note più di frutta nera come mora e succo di mirtillo e spezie dolci, come cardamomo e cannella. Il nome del vigneto è anche un riferimento storico in quanto, la moglie di Antonio Gondi, aiutante di Caterina dei Medici, si chiamava Marie Catherine de Piervive.

La Tenuta Bossi è l’intreccio di una tradizione remota che incontra la modernità dei più attuali sistemi di vinificazione, operando nel rispetto dell’ambiente e della madre terra.

Tenuta Bossi è espressione di una lunga consuetudine che lascia intatto l’unione di 25 generazioni che raccontano di vino e racchiudono in bottiglia passione, meticolosità ed una nobiltà senza tempo.

 


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